Da: Cesare Barioli, presidente AISE
A: Fulvio Moneta Caglio, presidente della Consulta dello Sport
Milano - Zona 1
Milano, 7 giugno 2004
Oggetto: rapporto sul torneo scolastico del 2 giugno 2004
Gentile signor Presidente, il Torneo scolastico previsto secondo le modalità del judo-educazione nella scuola Manzoni di P.za XXV Aprile, si è svolto regolarmente.
Essendone gli artefici non intendiamo usare termini lusinghieri, ma ne siamo rimasti contenti anche noi che vogliamo introdurre nelle gare un nuovo modo di fare e di assistere.
Abbiamo ricevuto tardi l'autorizzazione a promuovere l'avvenimento e il nostro problema è consistito:
- nel convincere le Scuole ad aderire a un'attività in giorno festivo, pur utilizzando il maestro di judo, o il volontariato familiare;
- nell'invitare a formare delle squadre d'Istituto cercandone i componenti tra gli studenti che praticano soprattutto in associazioni private;
- nel vincere la diffidenza di insegnanti legati ad altre specialità sportive.
Ma con la nostra circolare agli Istituti, l'esposizione di alcuni manifesti e la promozione avvenuta attraverso le associazioni sportive, abbiamo creato il precedente per avere una maggiore partecipazione l'anno prossimo.
La manifestazione è iniziata con il controllo del peso e delle assicurazioni alle 8,30. Alle 9 gli studenti e molti familiari hanno assistito alla proiezione del film di Akira Kurosawa "Judo-saga" (1943/44) in giapponese con sottotitoli in italiano, commentato dal sottoscritto nella sala-conferenze, appositamente abbuiata con cartoni neri alle finestre.
L'azione è iniziata alle 10,15 con la presentazione del "kata" (tecniche formali) di un adulto che, nell'occasione, diventava cintura nera. Poi la gara
vera e propria interrotta, alle 11,30, dalla presentazione di otto atleti disabili dei CSE (Centro Socio-educativo) di Cinisello e Cusano che hanno praticato non competitivamente con molti degli alunni gareggianti (circa 3/4 dei giovani atleti ha risposto alla richiesta di praticare con i disabili) e con gli arbitri.
La gara si è svolta con buon livello tecnico, senza incidenti (salvo la perdita di un dente di latte), ma senza annoiare il dott. Gabrio Dal Bo, e l'infermiere, convocati per l'occasione.
I partecipanti erano divisi in poules di peso similare. Alle ragazze (che combattevano con i maschi) era stato dato un vantaggio di peso del 15%, argomento che pareggia approssimativamente le probabilità di vittoria e che, nella nostra visione, contribuisce all'educazione sessuale (talvolta vince lui e talaltra lei). Al termine (ormai alle 13,30) sono stati annunciati i vincitori; poi tutti sono stati premiati con un cappellino e una maglietta e, data l'ora, un centinaio di persone si sono avvicinate ai tavoli preparati per bere e mangiare qualcosa.
Molti genitori si sono complimentati e ci hanno ringraziato, dimostrando un buon senso critico nel commentare i comportamenti dei figli. Ma siamo particolarmente felici dell'apprezzamento espresso dalla signora vice-preside della scuola Manzoni, Antonella Olivieri.
Finalmente il nostro personale ha riordinato le sale e preparato i tatami (materassine) per lo sgombero.
In questi giorni attendiamo che vengano presentati i lavori per il concorso "Una giornata di judo", sotto forma di composizioni letterarie o di servizi fotografici (di alcuni temi e almeno un servizio abbiamo la certezza). Ma la premiazione è forzatamente rinviata a settembre con libri dell'editore Vallardi-Industrie-Grafiche e con nostre edizioni di judo.
Con i ringraziamenti dell'A.I.S.E. e i nostri migliori saluti,
Cesare Barioli (pres.) - Ivana Gaio (insegnante) - Stefano Maiaso (coordinatore per la Scuola)